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Torre Angioina

Summonte sembra essere stato una scelta strategica per la localizzazione del castello (documentato per la prima volta nel 1094) e della fortificazione del casale. Si può affermare, pertanto, che Summonte sia stato fino agli albori della modernità essenzialmente un presidio militare. L’elemento superstite di tale sistema di fortificazioni è la torre cilindrica a base tronco-conica (fine sec. XIII-inizi sec, XIV ). La torre fu elevata sui ruderi del castello dove probabilmente, abitò la famiglia Malerba che tenne il feudo locale in epoca normanna. Intorno alla metà degli anni novanta, tuttavia, sono state ritrovate le strutture del castello di epoca normanno-sveva in Summonte, a seguito di uno scavo archeologico condotto con la supervisione della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Salerno, Avellino e Benevento.
La torre che fino a pochi anni fa si presentava come un rudere, è stata di recente restaurata recuperandone l’apparecchiatura muraria e ricostruendone i solai lignei fino all’ultimo livello, di cui si è trovata traccia.

E’ costruita interamente in conci di pietra calcarea sbozzati e malta di allettamento a base di calce, sabbia mista a lapillo e pietra macinata. In origine il paramento esterno doveva essere interamente intonacato. I solai dovevano essere forse cinque ed avevano travi e tavolato in legno di castagno. Il volume di base della torre angioina, modellato a tronco di cono, non era di sezione circolare bensì ellittica, forse perché la costruzione aveva dovuto includere le strutture murarie di un mastio preesistente, supportato da uno sperone alto e massiccio sul lato nord-ovest. La ricomposizione della torre è stata effettuata studiando attentamente tutti i particolari costruttivi e riproponendo i materiali e le tecniche costruttive preesistenti, sia come mezzo di rimodellamento degli aspetti architettonici sia come mezzo di consolidamento della fabbrica.

La torre è caratterizzata da cinque piani, così suddivisi:

 

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· Piano terra
E’ in realtà una cisterna sottostante il primo vero livello della torre, essa risale al XIII-XIV secolo ed era utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana.

· Piano sopraelevato
Vano soprastante la cisterna e ad essa collegata mediante un pozzo, probabilmente tale ambiente era destinato alla conservazione delle vettovaglie. Oggi il piano è stato pavimentato con tavolato di legno di castagno, supportato con struttura metallica e dotato di una botola di cristallo, il piano ha un accesso indipendente rispetto agli altri piani della torre e vi si accede attraverso una scaletta laterale in ferro e legno.·

· Piano primo
Vi si accede attraverso una scala esterna in muratura di conci di pietra sbozzata, semicircolare che si sviluppa lungo la parete esterna della torre, il piano è caratterizzato al suo interno da un pavimento in tavolato ligneo supportato da travi di legno lamellare posizionate sulle medesime riseghe delle strutture antiche, centralmente e presente una scala di legno lamellare con pedate lignee e balaustre di ferro, la scala si sviluppa per tutti i piani fino al terrazzo terminale. Lungo le pareti in conci di pietra calcarea sbozzata a vista sono presenti una serie di feritoie chiuse con infissi di legno, destinate essenzialmente all’illuminazione e all’aerazione dell’ambiente interno.·

· Piano secondo
Il piano ha le stesse caratteristiche del primo, con la sola differenza che è un po’ più ampio ed al posto delle feritoie per l’aerazione, presenta una sola apertura, una sorta di monofora ad arco policentrico, realizzata in scheggioni di pietra calcarea e chiusa da infisso di legno trattato a cera.
· Piano terzo
Il piano ha le stesse caratteristiche dei precedenti con la sola differenza che presenta sei monofore ad arco policentrico.

· Terrazza
Dalla terrazza è possibile godere di uno scenario panoramico eccezionale, ad essa vi si accede dalla scala tramite un lucernaio, in legno vetro e struttura metallica, il pavimento è rivestito con gres porcellanato ad effetto legno, antigelivo ed antiscivolo perimetralmente è presente un parapetto in apparecchiatura muraria di conci di pietra sbozzati e bauletto di coronamento in schegge di pietra.

L’intera struttura è fornita di un impianto elettrico autonomo caratterizzato da faretti e punti presa distribuiti per ogni piano. L’impianto è stato realizzato secondo tutte le norme di sicurezza vigenti in materia. Gli infissi sono in legno di castagno rinforzato con caratteristiche estetiche tipiche delle forme medioevali.

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